L’ultima proposta del Carroccio è eliminare l’obbligatorietà vaccinale, pur raccomandando le vaccinazioni a morbillo e varicella. L’emendamento arriva dal senatore della Lega Claudio Borghi, attivissimo su X e che sottolinea che la proposta è esclusivamente sua (“Non sono contrario ai vaccini, sono contrario all’obbligo”, afferma il Senatore Borghi). Strenuo difensore della Libertà di Scelta vaccinale, sul proprio profilo per suffragare la propria proposta, riporta il dato (preso da dove?) di oltre il 90% della copertura vaccinale in altri Paesi europei, privi di obbligo. Ma perché non ha senso paragonarsi ad altri Paesi, seppur del Vecchio Continente?
Perché le variabili per ogni nazione sono tantissime. Cultura, storia, progresso, salute generale… Non ha senso paragonarsi ad altri Paesi europei. L’obbligo vaccinale in Italia è stato introdotto con la Legge 119/2017, la cosiddetta “legge Lorenzin”. Ben 12 le malattie coperte dall’obbligo vaccinale per i minori di 16 anni, tra cui:
- poliomielite
- difterite
- tetano
- epatite B
- pertosse
- Haemophilus influenzae tipo b
- morbillo
- rosolia
- parotite
- varicella
Prima dell’introduzione dell’obbligo, tra il 2012 e il 2015, la copertura per le vaccinazioni obbligatorie come quella contro la poliomielite era scesa dal 90% all’85,3% (Epicentro). Quale che fosse la fonte da cui ha attinto il Senatore Borghi, si è insomma smentito da solo, almeno per quanto riguarda l’Italia. Nel 2017, l’Italia ha registrato un drammatico aumento dei casi di morbillo, con 4.885 casi segnalati tra gennaio e dicembre, di cui 4 decessi. La maggior parte dei casi (88%) riguardava persone non vaccinate e un altro 6% aveva ricevuto solo una dose di vaccino. L’età mediana dei casi era di 27 anni, con il 74% dei casi segnalati in persone di età superiore ai 15 anni (Epicentro) (Il Fatto Quotidiano) (Epicentro).
Un altro dato interessante relativo ai vaccini, lo riporta MSD: “Il vaccino anti-Haemophilus influenzae di tipo B (Hib) aiuta a proteggere da infezioni batteriche dovute all’Hib, come la polmonite e la meningite. Queste infezioni possono essere gravi nei bambini. L’uso del vaccino ha ridotto l’incidenza delle infezioni gravi da Hib nei bambini del 99%“.
Potrei stare ore a spiegare i benefici che i vaccini portano nella popolazione, ma questo non è il mio ruolo. Questo è compito di chi, ben più preparato di me, può dire con cognizione di causa il motivo per cui l’obbligo non andrebbe abrogato. E non perché si guarda altrove, anche ai cugini europei, o semplicemente perché l’obbligo viene considerato coercizione (anche al semaforo è obbligatorio fermarsi al rosso). Ma semplicemente, rimuovendo un obbligo tale, si espone di fatto i più indifesi (qualsiasi neonato e qualsiasi persona con un sistema immunitario non funzionante al 100%) a pericoli alle volte anche letali. E se non letali, di certo in grado di causare grandi sofferenze. Ma questo, il Senatore Borghi, non lo ha calcolato. Molto meglio togliere l’obbligo, che le sofferenze. Se mettessimo sulla bilancia i due elementi, chissà quale peserebbe di più, in un’ottica di bene superiore.