Nel mare magnum del Web è facile imbattersi in guru ed esperti di SEO. Sono sicuro che più di una volta ti sei trovato davanti a delle guide che ti dicessero di eliminare i vecchi contenuti, per alleggerire il sito e ottimizzarlo lato SEO. Effettivamente, in particolar modo se il sito di cui ti occupi pubblica più o meno regolarmente notizie, c’è la più che concreta possibilità che, per vari motivi, i contenuti e gli articoli possano invecchiare velocemente, occupare risorse e non portare neanche una visita al mese. Quindi è facile pensare di rimuovere il post o l’articolo. Ma ha davvero senso?
Interviene Google: Non eliminare i vecchi contenuti!
A rispondere a questa domanda, è direttamente Google. Come riporta Search Engine Roundtable (più di una volta, per la cronaca), gli stessi uomini chiave ambito SEO di Big G, sconsigliano vivamente questa tecnica, nonostante in passato, il motore di ricerca per antonomasia, lo abbia spesso suggerito. Ma perché questo cambio di rotta? Il motivo è molto semplice: questi contenuti possono essere ancora utili, in particolar modo per i siti di notizie. E perché potrebbero esserlo? Personalmente ho individuato due motivi, che sono in realtà mie riflessioni, per cui prendili come tali:
- Archivio storico
- Link building
Nel primo caso, anche se si generano poche visite con un articolo, può essere utile per un utente che lo sta cercando o che lo cercherà in un determinato momento. Magari in quell’articolo ci sono dati, infografiche o informazioni chiave che possono ritornare utili in futuro, che sia per via di un evento, di una notizia di cronaca o per semplice curiosità. Il secondo motivo, può essere per la link building. Chiunque sia un po’ ferrato con la terminologia SEO, tiene sotto controllo i propri link in entrata. In alcuni casi possono essere utili ad esempio se utilizzati su piattaforme come Wikipedia o social media, anche se indicati come “irrilevanti”. Ma generano comunque traffico. Niente che un redirect non possa risolvere in caso di rimozione, ma è pur sempre un contenuto utile in meno. Ma allora, cosa fare?
Non rimuovere i post più datati, aggiornali!
Ha più senso invece riscrivere il contenuto e aggiornarlo. Non importa se lo riscrivi da zero e lo ripubblichi (mantenendo lo stesso permalink) o se aggiorni semplicemente il contenuto. Dare una rinfrescata al post può essere una più vincente strategia lato SEO che l’epurazione di contenuti che non portano views. Per questi passaggi possono aiutarti i plugin, come ad esempio Rank Math SEO e simili, o semplicemente andandoti a rivedere i post più vecchi in ordine cronologico.
Nel mio caso, sul mio sito, Smartphonology, pubblico spesso news di presentazioni di smartphone. Notizie che invecchiano facilmente e che si perdono in miriadi di notizie uguali postate da altri competitor. Ma come differenziarsi? Sfruttando tecniche come la creazione di listicle, oppure aggiornando il contenuto anche a distanza di diverso tempo. Sarà dunque un post più fresco, benché tratti un argomento più vecchio, ma Google potrebbe vederlo come un fattore positivo e che potrebbe dare un supporto al ranking.